Costa sud-ovest della Sardegna

Un itinerario di due giorni tra spiagge deserte, imponenti scogliere e resti di antiche miniere

Siete mai stati nella costa sud-ovest della Sardegna? È una tra le coste più affascinanti e selvagge dell’isola, ancora poco turistica e sorprendentemente unica nei suoi paesaggi e colori.

Un susseguirsi di panorami insoliti, scogliere imponenti, lunghe spiagge semi deserte di sabbia dorata, mare blu intenso e verde smeraldo, fiordi, dune e deserti di sabbia, una fitta vegetazione che arriva fino al mare, ma soprattutto resti di un florido passato minerario.

Ci sono in particolare due tratti della costa sud-ovest della Sardegna che io amo e vi consiglio di visitare:

  1. La costa di Iglesias da Nebida a Capo Pecora, di cui vi parlo oggi.
  2. La Costa Verde, da Capo Pecora a Capo Frasca.

La costa ovest da Nebida a Capo Pecora: come raggiungerla

Per ammirare questa costa dovete percorrere la Strada Provinciale 83, in assoluto la mia strada panoramica preferita della Sardegna, bellissima e suggestiva in ogni stagione. Se partite da Cagliari, in meno di un’ora vi troverete davanti questo spettacolo.

Percorrere questa strada è già di per sé una meta, il colpo d’occhio ad ogni curva è impressionante.

Costa sud-ovest della Sardegna: perché andarci

Non ci sono paesaggi simili altrove nell’isola: quello che vedete in questa zona non rientra nell’immaginario collettivo di chi pensa alla Sardegna, per questo rimarrete doppiamente meravigliati. Il paesaggio qua è dominato da alte scogliere, grandi spiagge e dune di sabbia dorata e ambrata, acqua azzurro intenso o verde smeraldo, fiordi e una fitta vegetazione che arriva fino al mare.

È un museo di archeologia industriale a cielo aperto: piazzerete l’ombrellone affianco agli edifici e agli impianti minerari dismessi e vi sembrerà di vivere sospesi nel tempo.

In spiaggia c’è spazio per tutti: anche a luglio e agosto, sì. Un sogno. Talmente tanto spazio libero che avrete l’imbarazzo della scelta su dove stendere il vostro telo. Sarete voi e la natura. E non vi sembrerà reale.

Ha il suo fascino in ogni stagione: la costa sud-ovest della Sardegna è perfetta in estate per rilassarsi nelle sue spiagge, ma superba anche con le temperature più basse per fare una visita ai siti minerari, ammirare il paesaggio e fare un trekking su uno dei tanti sentieri panoramici.

Trasmette un senso di libertà assoluta: il suo essere così selvaggia la rende perfetta per chi ama il contatto con la natura. È il regno di camperisti e surfisti ma è perfetta da percorrere anche in macchina o moto.

Il mio itinerario per visitare la costa sud-ovest della Sardegna

Ho preparato una mappa con i luoghi in cui fare assolutamente una sosta. Trovate le spiagge a mio avviso più belle, bar e ristoranti (tutti testati più volte), punti panoramici, siti archeologici e, infine, un posticino nascosto per una brevissima deviazione, che vi consiglio di non perdere.

Per questo itinerario avete bisogno di almeno due giorni. Se volete fare soste più lunghe vi consiglio di dedicargli anche tre o quattro giorni e non ve ne pentirete! In ogni caso l’itinerario è percorribile da sud a nord in circa 40′ di auto, quindi avete la libertà di decidere l’ordine delle tappe e i tempi per le varie soste.

Belvedere di Nebida | Una passeggiata e un caffè a picco sul mare

Arrivando da Cagliari questo è il primo posto che incontrate sulla mappa. Lasciate la macchina al Parcheggio Piazza Belvedere e fate la passeggiata ad anello che dura circa 15′, approfittando per scattare qualche foto e bere un caffè al906 Operaio“. Questo bar/ristorante fa anche pizze a pranzo, mentre la sera si può fare aperitivo o cenare con menu alla carta. Se decidete di mangiare qua vi consiglio di prenotare perché la sua posizione lo rende molto ambito. L’ambiente è semplice con tavoli e sedie di plastica e la vista è impagabile.

Se avete tempo vi consiglio di fare un bel trekking e percorrere i circa 200 scalini fino alla Laveria Lamarmora, l’edificio fantasma che vedete guardando giù dal belvedere. Questo faceva parte del complesso minerario di Nebida e qua, fino agli anni ’30 del 900, le donne cosiddette “cernitrici” lavoravano alla selezione e al lavaggio dei minerali estratti.

Porto Flavia e Galleria Henry | Un sistema di gallerie sospeso tra cielo e mare

Proseguendo sulla Provinciale 83, dopo circa 10′ trovate sulla sinistra lo svincolo per la Spiaggia di Masua (personalmente evito questa piccola spiaggia in estate se voglio rilassarmi, mentre fuori stagione è bellissima per scattare alcune fotografie) e Porto Flavia.

Se vi fermate qui, potete fare una bella visita guidata a Porto Flavia. Un’incredibile opera di ingegneria, due gallerie sovrapposte scavate nella roccia che permettevano di imbarcare i minerali estratti dalle vicine miniere, direttamente sulle navi dirette alle fonderie del Nord Europa. Durante la visita guidata, alla fine del tunnel vi aspetta la terrazza sul mare che vedete nella foto con un panorama meraviglioso.

A questo link trovate le info per la visita guidata di Porto Flavia e l’acquisto dei biglietti.

La Galleria Henry si trova poco più avanti proseguendo sulla Provinciale 83, nel comune di Buggerru. Come Porto Flavia, anche questa era per l’epoca (fine ‘800) un’incredibile opera ingegneristica: un sistema di tunnel scavati nella roccia che si aprono a 50 metri di altezza sullo spettacolare strapiombo sul mare.

Si può visitare la galleria percorrendo i binari della vecchia ferrovia a vapore a bordo di un trenino elettrico all’andata, mentre al rientro si passa a piedi lungo la vecchia galleria pedonale un tempo percorsa dai muli da soma.

Per contatti, info e prenotazioni visitate la pagina Facebook della Galleria Henry.

Cala Domestica | Un fiordo tra imponenti falesie calcaree

Immaginate di percorrere a piedi una passerella sospesa su dune di sabbia da cui emerge ogni tanto un ciuffo di vegetazione e ai vostri lati due alte falesie calcaree, gallerie scavate nella roccia dai minatori e resti di edifici minerari adagiati sulla sabbia dorata. Tutto intorno a voi una fitta macchia mediterranea che vi accompagna col suo profumo fino alla spiaggia, incastonata come una perla in questo paesaggio un po’ surreale e sospeso nel tempo.

Questa è Cala Domestica.

Cala Domestica merita almeno mezza giornata, per un bagno tra il verde e il turchese delle sue acque e una passeggiata alla torre aragonese sulla vostra sinistra, dove camminando su un paesaggio quasi lunare potete ammirare la cala da una prospettiva unica.

Tornate poi sulla passerella di accesso e prendete il percorso lungo la scogliera di destra, dopo aver attraversato l’arco di roccia vi trovate davanti un piccolo spettacolo. Una seconda spiaggia, Cala Lunga, protetta da un paesaggio di rocce, vegetazione e i resti dei magazzini della miniera e di quello che fino al secolo scorso era un importante punto d’attracco per le navi che trasportavano i minerali estratti nella zona.

Dune di San Nicolò | Un luogo nascosto da non perdere

Come promesso, ecco un posticino nascosto tra le colline e la fitta vegetazione, che vi richiederà una piccolissima deviazione.

Superato Buggerru, prima di rilassarvi sull’enorme spiaggia di San Nicolò, impostate il navigatore con destinazione “Dune di San Nicolò”, uscite dalla Provinciale 83 prendendo la stradina sterrata sulla destra.

Avete mai visto delle montagne di sabbia lontano dal mare e completamente immerse in una pineta? Accostate la macchina e salite fino in cima alla duna. Sì lo so è faticoso ma il panorama non vi deluderà!

Spiagge di San Nicolò e Portixeddu | Relax e cena di pesce

Arrivando da Buggerru, mentre guidate vi si presenterà davanti uno scorcio quasi californiano, uno dei miei preferiti lungo la costa sud-ovest della Sardegna: una lunghissima spiaggia dorata in cui rilassarsi, fare una passeggiata sulla riva o cavalcare le onde sulla tavola da surf.

Dopo qualche ora nella spiaggia di San Nicolò risalite in macchina e in pochi minuti siete a Portixeddu. Qua trovate docce libere lungo la strada, una bella passeggiata panoramica e il “Ristorante Bar L’Ancora”, un localino con terrazza vista spiaggia per mangiare tutto il pesce fresco che desiderate.

Se volete proseguire il viaggio ancora più a nord di Capo Pecora, vi troverete immersi nella Costa Verde, un altro tratto di costa di cui vi parlerò presto, bellissima in ogni stagione!

Se volete proseguire verso l’entroterra o tornare verso Cagliari, dedicate una mezza giornata a visitare il centro storico di Iglesias, la miniera di Monteponi e la Grotta di Santa Barbara.

Buona lettura e buona esplorazione!

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