itinerario della terra cruda in Sardegna

Vi piacerebbe trascorrere due giorni del vostro viaggio in Sardegna tra case di terra cruda e racconti emozionanti? Se anche voi avete scoperto che in Sardegna molte case sono fatte di làdiri, allora siete pronti per scoprire dove e come trovarle. Credo che l’itinerario per la Sardegna che vi propongo oggi sia uno dei modi migliori per connettersi con la cultura, le tradizioni e gli abitanti dell’isola.

Sono convinta che quella delle case in terra cruda, fango o làdiri, come la vogliamo chiamare, sia una magia e certe magie devono assolutamente essere raccontate.

Così ho chiesto all’Associazione Culturale Terras, che organizza tantissime attività per valorizzare il patrimonio architettonico in terra cruda, di accompagnarmi alla scoperta di questo materiale per aiutarmi a raccontarlo a tutti. Volevo capire come dei mattoni di fango potessero dar vita a costruzioni di un inestimabile valore storico e culturale, oltre che essere più ecologiche e salubri di quelle in cemento.

Ma soprattutto, voglio offrire a chi fa un viaggio in Sardegna, un itinerario diverso dal solito, che permetta di entrare nelle case e nel cuore della gente.

Così ho intrapreso il mio viaggio tra case private, bar, b&b e cantine in làdiri. A proposito, se non sapete di cosa parlo e pensate che io abbia scambiato il 2020 per l’Età del Ferro, prima di scoprire questo tour leggete il mio articolo sulle case di làdiri in Sardegna!

Vi lascio qua la mappa che ho creato per voi con le varie tappe e i percorsi di questo insolito itinerario in Sardegna. Cliccate come sempre nell’icona in alto a sinistra per vedere tutti i dettagli!

Itinerario Sardegna | TAPPA 1: SAMASSI

Biblioteca comunale

Guidando per circa mezz’ora da Cagliari sono arrivata al centro della pianura del Medio Campidano, in un piccolo comune di 5 mila anime: Samassi.

Il mio tour inizia nella Biblioteca comunale del paese, dove sono custoditi oltre 600 libri dedicati alla terra cruda e all’abitare sostenibile. Che siate esperti o meno del settore poco importa, le ragazze di Terras vi racconteranno in parole semplici alcune curiosità sull’utilizzo della terra per costruire le case. Io sono rimasta letteralmente rapita!

Casa Pau

Dopo questa breve immersione iniziatica al tema, assolutamente necessaria per poter apprezzare meglio tutti i luoghi che andremo a visitare, ci spostiamo a piedi tra le viuzze del paese per raggiungere la prima casa campidanese in terra di proprietà della famiglia Pau, risalente al 1800.

Il portone di casa Pau, in fondo alla via, è già spalancato per noi e lascia intravedere la corte interna di una rara bellezza. Sul muro d’ingresso, poco sotto al numero civico una targhetta indica che siamo nel posto giusto:

Itinerario turistico culturale “Le Città della Terra”

Marina Pau ci ha accolto con una luce incredibile negli occhi, come fossimo ospiti desiderati e attesi da tempo. Vi consiglio di lasciarti accompagnare da lei in ogni stanza e ascoltare i suoi racconti.

Vi aspetta un viaggio nel tempo e nei ricordi di un modo di abitare capace di far provare malinconia di un qualcosa che non avete nemmeno mai vissuto.

Itinerario terra cruda Sardegna, Casa Pau

Salutiamo e ringraziamo Marina perché un altro bellissimo portale ci attende spalancato nel cortile di una casa costruita agli inizi del 1800, quella della famiglia Pittau.

Casa Pittau

Questa casa è stata oggetto di interessanti interventi di recupero che le hanno dato una nuova luce e ospita ogni anno esposizioni, laboratori, installazioni artistiche, sagre ed eventi culturali e musicali che attirano viaggiatori da ogni parte del mondo. Pensate che ad uno degli ultimi lavori di recupero ha partecipato anche una ragazza indiana attratta dalla magia della terra come materiale da costruzione.

E così, circondata da muri di fango e finestrelle azzurre, tetti di canne, mattonelle colorate, arredi antichi e racconti emozionanti, non mi è difficile immaginare la vita in questa casa cento o duecento anni fa.

Itinerario della terra cruda in Sardegna, Casa Pittau

Vineria Mangiantini (Bar Sole e Luna)

È quasi ora di pranzo e la Vineria Mangiantini col suo padrone di casa Giacomo ci aspettano. Sediamoci a tavola e poi continuiamo il tour!

Non so voi ma io soffro credo dalla nascita di cali di zucchero e Giacomo ci aveva preparato troppe cose buone per resistere oltre. Se può interessarvi lui sceglie i migliori fornitori di carne della zona, fa delle patate fritte fresche buonissime e croccantissime (machevelodicoafare) da accompagnare con qualche sorso di birra artigianale (così giusto per far scendere il cibo) e poi, dato che per il dolce c’è sempre spazio, assaggiamo anche il suo gelato alla vernaccia.

La famiglia Mangiantini ha comprato questo edificio nel 1964 quando era ancora una casa padronale (risalente forse anche a prima del 1800). Con gli anni è stata poi trasformata in quello che è oggi: un bellissimo locale e un laboratorio sempre in evoluzione dove Giacomo dà sfogo alla sua passione per la terra cruda. Vi consiglio di farci un salto perché merita davvero.

Itinerario Sardegna | TAPPA 2: VALLERMOSA

Riprendiamo la macchina perché da Samassi a Vallermosa ci sono circa 20 km di campagne e stradine dolci.

Casa di Betty e Fortunato

Ci aspetta una tappa particolarmente emozionante perché Betty, la sua proprietaria, è una racconta-storie per eccellenza. Lei e suo marito Fortunato hanno costruito questa casa di làdiri da zero, mattone dopo mattone, ogni sera dopo il lavoro.

Questa è una di quelle case da visitare di pomeriggio, sorseggiando lentamente una tisana e lasciandovi trasportare dai racconti.

Ho sentito dire che “A Vallermosa non c’è niente, solo fichi d’india”, ma io non ci ho creduto e sono andata a scoprire il mondo di Betty e Fortunato.

“Quando raccontavamo in giro di voler costruire con le nostre mani ogni singolo mattone della nostra casa utilizzando solo la terra cruda, ci prendevano per matti”.

Betty e Fortunato

Ci siamo seduti intorno al tavolo della cucina di questa casa di sola terra, acqua, paglia e qualche altro materiale di recupero e abbiamo ascoltato la sua voce. Betty con gli occhi lucidi per l’emozione ha ricostruito, parola dopo parola, quella casa di làdiri. Bella ed evocativa, dalle tinte chiare e naturali, fatta di piccoli ma significativi dettagli, perché qua ogni cosa ha il suo valore riconosciuto.

Itinerario della terra cruda in Sardegna, Vallermosa

Un tronco di legno trovato nelle campagne circostanti come corrimano della scala, frammenti di tegole recuperate a formare un pavimento, cocci di tazze ad abbellire una parete e un cortile abitato da galli, galline, oche, gatti, cani, fiori, piante, mandorle e pomodori sotto sale distesi al sole.

La foto centrale in alto è quella che meglio rappresenta la storia di Betty e Fortunato, un gesto di vittoria. Perché quando ci si crede davvero, tutto si può costruire.

Vi lascio questo video di un minuto realizzato dal regista Alonso Crespo che racconta la quotidianità di Betty. Ascoltate le sue parole, a me hanno fatto riflettere tanto.

Ho salutato Betty e Fortunato con la promessa di tornare a trovarli presto per ascoltare altri racconti.

La giornata è stata densa di emozioni e carica di nuovi tasselli di cultura sarda da far sedimentare dentro di me.

Itinerario Sardegna | TAPPA 3: VILLAMASSARGIA

Ventanas B&B

Ci spostiamo di qualche chilometro più ad ovest nell’Iglesiente, per raggiungere un posto molto particolare, un B&B in terra cruda!

Ventanas oltre ad essere un esclusivo B&B è anche la casa di Walter Secci, segretario dell’Associazione Città della Terra Cruda e nei mesi invernali si trasforma in residenza d’artista.

Siamo nel centro storico di Villamassargia, conosciuta anche per i suoi ulivi secolari. In questo b&b le parole d’ordine sono viaggiatori eco-friendly, bio-architettura e basso impatto ambientale.

Ventanas B&B nasce infatti dal recupero di una tipica casa a corte in terra cruda, dove sono stati conservati alcuni elementi della struttura originale degli anni ’30 affiancati a materiali più moderni a basso impatto ambientale come la lana di pecora sarda per isolare i tetti e gli intonaci di terra e paglia.

Le camere a disposizione degli ospiti sono tre e potete decidere se dormire nella casa padronale (camera riservata agli artisti in residenza) oppure nell’ex fienile, con vista sulla corte, dove ci sono anche un grande forno a legna e un pozzo.

Qualunque sarà la vostra scelta, vivrete davvero un’esperienza unica grazie anche alla passione e alle competenze del padrone di casa Walter, con cui abbiamo passato un intero pomeriggio seduti nella corte a chiacchierare e sorseggiare del buon latte di mandorla. Lui è un profondo conoscitore del territorio e saprà stupirvi con i suoi preziosi consigli per visitare il sud-ovest della Sardegna.

Questa casa è un luogo in cui nascono profonde sinergie ed è facile incontrare e chiacchierare con qualche artista o artigiano in residenza.

Durante la mattinata del 2° giorno di tour vi consiglio di visitare il Monumento naturale di S’Ortu Mannu con i suoi 700 ulivi plurisecolari. Un luogo pazzesco!

Itinerario Sardegna | TAPPA 4: IGLESIAS

Cantine Aru

Dopo una mattinata passata a ricaricarci dell’energia sprigionata dagli ulivi secolari dell’oasi di S’Ortu Mannu, seguiamo i consigli di Walter e andiamo a visitare il centro storico di Iglesias, per poi finire il nostro tour della terra cruda con un bellissimo aperitivo al tramonto tra le vigne delle Cantine Aru.

Itinerario terra cruda in Sardegna, Cantine Aru Iglesias

Anche qui c’è qualcuno che ci aspetta, è Mario Aru, che insieme alla sua famiglia gestisce questa azienda e ne fa un luogo magico. Una parte degli edifici è costruita in terra cruda e l’attività fa parte di un circuito turistico di cantine d’eccellenza.

Siamo nella valle del Cixerri, uno dei territori più antichi d’Italia e ricchissimo di minerali. Mario ci ha accompagnato a visitare l’antico complesso aziendale fatto di edifici in làdiri (oggi museo etnografico), dove sono raccolti gli strumenti di lavoro della loro storia agricola.

Questo nostro viaggio sulle tracce della terra cruda si è concluso con un aperitivo al tramonto circondati da tanta bellezza e altrettanta bontà.

Tornerò presto anche alle Cantine Aru per fare pace col gatto che ho letteralmente buttato giù dal tavolo del mio aperitivo in un gesto automatico di difesa del mio calice di vino (vi giuro che non volevo!).

Il tour è stato organizzato interamente da Marta e Maura dell’Associazione Culturale Terras che ringrazio per la loro passione, gentilezza, professionalità e per avermi aperto le porte di questo incredibile mondo della terra cruda, dandomi la possibilità di raccontarlo qui a voi che mi leggete.

Alcuni degli edifici visitati sono inseriti nell’itinerario turistico culturale “Le Città della Terra” che permette ai visitatori di vivere in prima persona le attività quotidiane del luogo come fare il pane, cucinare piatti tipici, lavorare l’orto, le ceramiche e la terra cruda.

Alcune delle foto in questo articolo sono state scattate da Terras.

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