Chi sono - Cover Page Blog

Mi chiamo Federica e vi porto con me a scoprire i luoghi e le storie di una Sardegna non convenzionale. Un viaggio lontano dagli itinerari più turistici, tra nuraghi, fate, streghe, giganti, sapori e tradizioni, riti ancestrali e memorie a picco sul mare.

me e Cagliari

Sono Federica Stara e per nascere ho scelto proprio un’isola.

Avete presente la Sardegna, quella col mare bellissimo dove però non c’è molto altro? In inverno poi, un mortorio. Ma forse qualcos’altro c’è, ci sono tantissime pecore, più pecore che abitanti. Insomma ci siamo capiti, chi è che non conosce la Sardegna oggi.

Ma allora questo blog che racconta di Sardegna, di cosa parla esattamente? Di pecore e mare. Non ho niente contro il mare né tanto meno contro le pecore, in effetti.

Se per nascere ho scelto un’isola, per vivere ho scelto molte città diverse. Sono cresciuta a Cagliari, che ad un certo punto mi stava stretta così sono volata a Lisbona, ma ho sentito il richiamo del Nord e sono arrivata fino a Londonderry, in Irlanda del Nord appunto, ma quello era troppo nord, così ho fatto dietrofront e via verso Milano. Dopo tre anni di Madonnina, però, ho capito di non poter vivere in una metropoli, categorico. Quindi che si fa? Vado a Est e incontro Verona, l’unica città al mondo senza il mare in cui sono disposta a vivere. E così mi divido tra Cagliari e Verona mentre esploro tutto ciò che mi circonda.

Quando ero piccola mio padre mi diceva sempre “Dai, preparati che andiamo!” “Dove andiamo pa’?” “Non lo so, mettiamoci in macchina e andiamo”. Per me era l’invito più bello: andare in giro senza un piano né una meta. Lui, che per lavoro girava il mondo da sopra le nuvole, mi trasmetteva così la gioia del viaggiare, inteso come movimento da un luogo ad un altro. Non importava quale fosse la destinazione, la magia stava nelle strade da percorrere per raggiungerla.

Ed io stavo lì, ad appannare il finestrino dell’auto col mio respiro di bambina euforica ed emozionata, ad osservare ogni frammento di paesaggio che scorreva e cambiava, a cercare nuovi fotogrammi che potessero raccontarmi una storia. E facevo un sacco di domande.

Ed è così ancora oggi, stessa euforia di andare, stesse emozioni nell’osservare il mondo intorno e una voglia nuova di raccontare e condividere la mia visione della Sardegna, che no, non è solo mare e non ha solo pecore. La Sardegna è un’isola percepita male, forse raccontata poco e conosciuta solo in parte, troppo spesso nascosta dietro i suoi cliché. E a me piange il cuore.

…in una terra dove il silenzio è ancora il dialetto più parlato, le parole sono luoghi più dei luoghi stessi, e generano mondi…

M. Murgia

Federica, parlami di Sardegna.

Un invito a nozze, praticamente. È così che ho sentito il bisogno di creare questo blog, per rispondere all’invito che negli ultimi anni passati al Nord mi è stato posto innumerevoli volte: “Parlami di Sardegna”. E ogni volta lo stesso stupore sul viso di chi mi ascolta, espressioni di scoperta e rovesciamento dell’immaginario davanti alla confessione di una Sardegna insolita e forse inaspettata. In questi anni ho realizzato sulla mia pelle che la Sardegna è conosciuta solo per il suo mare, eppure tutte le persone a cui racconto un’altra Sardegna ne restano affascinate.

I luoghi e le storie da raccontare, mostrare e consigliare sono talmente tanti che finisce sempre nello stesso modo: ore e ore a creare itinerari personalizzati per regalare a chi me lo chiede un’esperienza sarda diversa dal solito. Un’esperienza che possa rivelare tradizioni, storia, storie, memorie e regalare un tuffo nel patrimonio culturale materiale e immateriale dell’isola.

Forse molti di voi continueranno a scegliere la Sardegna per il suo mare, ma è giusto poterlo fare con la consapevolezza di ciò che potreste trovare oltre. La Sardegna ha bisogno di tante voci per essere raccontata con sincerità e trasparenza, capaci di rivelare l’autenticità di una terra millenaria, a tratti imperfetta ma di certo sempre sorprendente. Io, da profonda e instancabile esploratrice della mia isola, mi impegnerò per essere una di queste voci.

Per arricchire questo blog e andare quanto più a fondo nella ricerca di storie e aneddoti rilevanti e interessanti, collaboro con guide turistiche, esperti in beni culturali, associazioni locali e altri operatori turistici, per fare in modo che l’esperienza dei visitatori non resti una semplice vacanza ma un ricordo da custodire. Faccio inoltre numerose visite alle piccole realtà locali che custodiscono le tradizioni, la memoria e i saperi del luogo.

Qui vi racconto cosa c’è in questo blog, oltre le pecore e il mare.

Buona lettura e buona esplorazione!